Strutture Ricettive

  • Casa Pandora

    Benvenuto a Casa Pandora qui si respira aria di famiglia e basteranno pochi minuti per capire che sei nel posto giusto....cosa aspetti? Vieni a trovarci....

  • Garden B&B

    Costruito nel 2011 e situato appena fuori dal centro storico di Arezzo, il Garden B&B è un’accogliente struttura a conduzione familiare che dista 10 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria della città e offre camere dal design moderno, ognuna con balcone.

    Tutte dotate di bagno interno e aria condizionata, le sistemazioni del B&B Garden dispongono di pavimenti in legno, pareti colorate con dipinti contemporanei, TV LCD e connessione internet via cavo gratuita.

    Al mattino vi attende una prima colazione italiana con caffè e cornetti. I proprietari vivono nello stesso edificio e sono sempre pronti a condividere le loro conoscenze sulla zona e consigliarvi i migliori ristoranti di Arezzo.

    Facilmente raggiungibile dall’autostrada A1, il B&B Garden si trova a 45 minuti in auto dal Lago Trasimeno e a meno di 1 ora in auto da Firenze.

  • B&B Dolce Maria

    Paola, Dina, Franco, Gianni e tutta la famiglia vi aspettano per avervi loro ospiti offrendoVi una combinazione di relax e confort nel centro storico o nella campagna ai piedi della collina, oppure per deliziarVi con la genuinità dei piaceri della buona tavola toscana. Il tutto consigliandoVi e seguendoVi per tutto il vostro soggiorno nella scoperta dell’amore che dal 1980 nutrono per Cortona.
    Via Ghini con il suo percorso a semicerchio abbraccia il cuore di Cortona collegando via Roma a Via Ghibellina e Via Guelfa. Prima del ‘700 era chiamata via del Marchese proprio per la presenza al numero civico 12 del Palazzo del Marchese Petrella.
    Il palazzo del ‘200 aveva la sua torre a lato (di cui mostra ancora le tracce) della porta d’ingresso al B&B Dolce Maria. Sul portale in pietra serena sulla destra nell’ingresso, c’è la stemma dei Petrella, un’aquila in campo d’oro con sbarra trasversale rossa su campo azzurro. Qui potemmo allegare la ricostruzione dello stemma che ti allego).Dall’esterno, a lato della finestrina sulla sinistra, si vede uno stemma antichissimo del tipo detto a “ferro di vanga forse appartenente alla famiglia Oradini.
    Altra particolarità unica del palazzo è la “Porta del Morto” doppia o abbinata. Nel '600/700 il palazzo fu completamente restaurato e modificato, aggiungendo un ulteriore piano in cui si distinguono stranamente finestre più grandi di quelle del primo piano nobiliare.

  • Agriturismo Matrignano

    Situato nella periferia di Arezzo, a poco più di 2 km da Piazza Grande, l'Agriturismo Matrignano offre sistemazioni con accesso a un giardino con terrazza.
    Dispone di appartamenti comprensivi di camera, soggiorno, un angolo cottura con frigorifero e un bagno privato con doccia.

    Il tutto immerso in un meraviglioso contesto paesaggistico, in posizione collinare dominate sulla città, con una splendida veduta del centro storico, in particolare del Duomo e della fortezza medicea.

  • Locanda del Viandante B&B

    Alla Locanda del Viandante il tempo ha un'altra velocità e tutto l'ambiente rispecchia pienamente questa filosofia: le camere del Bed&Breakfast, ricavate al primo piano del Casolare di Cerreto, con ingresso indipendente dall'Osteria, restituiscono il clima di quiete e armonia in cui è immersa tutta la struttura.

    Tre doppie, due triple e una quadrupla, tutte dotate di bagno privato, prendono i nomi dalle antiche rocce che costituiscono l'area del Parco dei Monti Rognosi e si caratterizzano per soffitti con travi in legno e lastre di pietra, pavimenti in cotto, pregiati tessuti artigianali di Anghiari e arredamenti secondo lo stile dell'arte povera.

    Le camere della Locanda non sono dotate di televisore, una precisa scelta che risponde alla nostra filosofia di preferire la natura a tutto il resto e allontanare la frenesia di tutti i giorni per garantire ai nostri ospiti una completa rigenerazione.

    Le camere sono accessibili dall'ampio salone comune che conserva intatte le caratteristiche della vecchia cucina contadina di cui rimane ancora l'ampio focolare in pietra. Qui potrete trovare un angolo tè/tisane e la piccola Biblioteca della Locanda a cui tutti i nostri ospiti potranno accedere prendendo e lasciando libri.

    Al mattino verrete coccolati da una dolcissima colazione italiana e alla sera al piano terra dello stesso casolare è presente l'omonimo ristorante di diversa gestione aperto dal giovedi alla domenica per cena e la domenica anche a pranzo.

    La Locanda del Viandante riunisce in un'unica filosofia il suo amore per il Turismo e per la Natura.
    I nostri casolari si trovano nel cuore della Valtiberina Toscana, all'interno del Parco dei Monti delle Pietre Verdi.

    Erika, Silvia, Simone e tutto lo Staff ti danno il benvenuto!

  • Agriturismo Le Bandinelle

    Le Bandinelle è un Agriturismo situato in una zona tranquilla della Toscana, nel comune di Civitella in Val di Chiana, pittoresco Borgo Medievale.

    Circondato da 2,5 ettari di bosco, piante di ulivo e vitigni, è il luogo ideale per immergersi nella natura ed esplorare la campagna toscana.

    Il Casale (leopoldina) è stato costruito nel 1768 dalla Famiglia Barbagli – Gigli, proprietari terrieri dell'epoca, difronte ad una Chiesa del 1764, poi successivamente ampliato fino a diventare un borgo ottocentesco.

    Nel 1893 il borgo passa di proprietà alla Famiglia Baldesi – Barbagli Gigli, e infine nel 1922 alla Famiglia Migliorini – Baldesi che favorisce la nascita dell' Azienda Agricola "Le Bandinelle" nome dell’ antico podere, continuando gli ampliamenti ma lasciando inalterato il profilo architettonico del Casale, tanto che ancora oggi si possono ammirare la sala del thè, del cucito e del fumo, in pieno stile del ‘700.

    A seguito delle numerose pagine di storia che Le Bandinelle hanno visto succedersi, attualmente le Famiglie Migliorini - Baldesi e Bonelli stanno pensando di arricchire il fascino di questo paesaggio con un museo dove esporre libri d'epoca, riviste, divise da ufficiali di Cavalleria del Regio Esercito, dal 1915 al 1918 e tantissimi altri cimeli che possono incuriosire appassionati e non.

Elenco Arte e Cultura della Provincia di Arezzo

Arezzo

Casa Museo Ivan Bruschi

Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi

Corso Italia, 14 52100 Arezzo (AR)

La Fondazione Ivan Bruschi ha sede nello storico Palazzo della Zecca: fu all’inizio del XIV secolo che divenne per un periodo la residenza degli Ufficiali di Gabella.
L’origine del Palazzo risale al secolo XIII, quando venne costruito su una base ancora più antica, divenendo ben presto uno degli edifici civili più eleganti e più importanti della città. Una storia raccontata anche dai numerosi stemmi posti sulla facciata.
Il palazzo è situato di fronte alla mole romanica della Pieve di Santa Maria e poco lontano dalle logge del Vasari che fanno da scenario alla Fiera Antiquaria ideata proprio da Ivan Bruschi: la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi, al di là della sua destinazione museale, ha il valore simbolico di 'casa della vita'.
All’interno si snoda un percorso espositivo che, pur evidenziando le predilezioni del collezionista, permette di ricostruire i nuclei principali della raccolta.
La visita si sviluppa in una successione di sedici sale, distribuite su tre piani, dove l’allestimento museografico – curato dalla Scuola Normale di Pisa - valorizza l’attenzione che il colto collezionista aveva posto nell’esposizione equilibrata e armoniosa delle proprie raccolte. Le pareti sono arricchite da incisioni, disegni e opere pittoriche di Neri di Bicci, di Luca Giordano, Sassoferrato, Bicci di Lorenzo, e ancora opere delle cerchie di Tintoretto e Guido Reni. Tra le policrome sculture rinascimentali di artisti come i Della Robbia e i Buglioni, si trovano anche tessuti preziosi, armi, gioielli, monete, medaglie e sigilli, argenti, ceramiche ed ancora strumenti scientifici, fossili, importanti documenti, incunaboli e cinquecentine ubicati nello Studiolo. Dalla ricca Biblioteca si può accedere ad un’ampia terrazza su più livelli che sovrasta l’edificio e permette di vivere un contatto diretto con la Pieve romanica.

La Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi è oggi a tutti gli effetti uno spazio culturale che organizza mostre temporanee, percorsi e laboratori didattici, che ospita conferenze, spettacoli e concerti.

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Cattedrale dei Santi Pietro e Donato ad Arezzo

Duomo di Arezzo

Piazza Del Duomo, 1 52100 Arezzo (AR)

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San Giovanni Valdarno

Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie

Piazza Masaccio, 8 52027 San Giovanni Valdarno (AR)

Il museo conserva opere di arte sacra dal sec. XIV al XIX fra cui una Annunciazione su tavola di Fra Giovanni Angelico

Qui e’ esposta una delle tre Annunciazioni su tavola del Beato Angelico, dipinta dal frate domenicano probabilmente intorno agli anni ‘30 del Quattrocento e comunque dopo la prima versione di S.Domenico di Fiesole, oggi al Prado, e quella di San Domenico di Cortona. Un capolavoro eccezionale che ha rischiato di finire nelle mani dei Nazisti, destinata al museo di Goring e che fu salvata grazie al Soprintendente di allora Poggi e allo 007 dell’arte, Rodolfo Siviero.

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Monte San Savino

Santuario di Santa Maria delle Vertighe a Monte San Savino

Le Vertighe 52048 Monte San Savino (AR)

La Fraternità delle Vertighe di Monte San Savino è stata inaugurata il 5 maggio del 2007.

Da allora si sono succeduti fratelli e sorelle consacrati che hanno svolto il loro servizio all’interno della fraternità e nel santuario di Santa Maria delle Vertighe che caratterizza la nostra presenza qui in terra aretina. Infatti, su invito dell’allora arcivescovo Bassetti, padre Pancrazio accolse con gioia la missione di custodire pastoralmente e materialmente il santuario di Santa Maria delle Vertighe, meta di tanti pellegrini e luogo di riconciliazione con Dio, in cui tanti fedeli hanno la possibilità di confessarsi e partecipare all’Eucaristia.

Questa è la missione primaria che la fraternità svolge qui alle Vertighe.

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Loro Ciuffenna

Museo Venturino Venturi

Piazza Giacomo Matteotti, 15 52024 Loro Ciuffenna (AR)

Il Museo Venturino Venturi occupa il piano terreno del Palazzo Comunale. Vi sono esposte 92 opere (sculture e disegni) che coprono un arco temporale di oltre quarant’anni di attività. Donate da Venturino alla sua città natale, rappresentano compiutamente il suo percorso artistico e descrive la vitalità dei suoi contatti con la cultura italiana.

Nella singolare lettura dell’immagine di Pinocchio, ben presente in pittura nelle sale del museo, Venturino propone una delle immagini più rappresentative della cultura contemporanea. Il tema della Madre conferma anche nello spazio espositivo del museo la centralità che ha avuto per l’intera riflessione dell’artista.

Il Museo e l’Archivio Venturino Venturi, che ha sede in Casa Venturi, costituiscono un centro di prim’ordine per la conoscenza di una delle principali personalità artistiche del secondo Novecento italiano. Casa Venturi custodisce al suo interno l’Atelier dello scultore, gli ambienti nei quali ha vissuto nella sua tarda età, ed è un attivo centro di educazione all’arte nonché di produzione di eventi espositivi di livello nazionale.

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Arezzo

Museo di Arte Medievale e Moderna

Via San Lorentino, 8 52100 Arezzo (AR)

Il Museo ha sede nello storico palazzo Bruni Ciocchi, uno dei più bei palazzi rinascimentali della città, posto nella zona di San Lorentino, quartiere di Porta del Foro.
L’edificio fu costruito alla metà del Quattrocento per volere di Donato Bruni, figlio del celebre umanista Leonardo, cancelliere della Repubblica fiorentina, su precedenti insediamenti trecenteschi della famiglia ghibellina degli Accolti. Venne poi acquisito dalla famiglia Ciocchi dal Monte, di Monte San Savino, e fu probabile sede cittadina del cardinale Giovan Maria Dal Monte, poi divenuto papa con il nome di Giulio III. A partire dal Seicento ne divennero proprietari i conti Barbolani di Montauto, originari della Valtiberina, che lo ristrutturarono facendo costruire lo scalone monumentale, la galleria e il grande salone.
Dal 1816 il palazzo passò al Governo toscano che lo adibì ai Monopoli di Stato, facendone un deposito di vari generi, soprattutto sale, e collocandovi gli uffici della dogana, per questo è conosciuto anche come “Palazzo della Dogana”.
L'edificio, oggi di proprietà statale, si sviluppa su tre piani intorno a un grande cortile porticato su tre lati con eleganti colonne di pietra serena, per il quale si è fatto il nome di Bernardo Rossellino, attivo ad Arezzo nel 1434, ma i cui riferimenti stilistici sono più conformi all'architettura del Brunelleschi. Sul retro del palazzo, posto a livello del primo piano, è invece un giardino pensile di ispirazione rinascimentale.
Il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna può essere considerato tra i più interessanti della Toscana per ricchezza e varietà di opere che, rispecchiando l'unione di più raccolte e collezioni d'arte di diversa formazione e provenienza, testimoniano al massimo grado la storia culturale e lo sviluppo artistico di Arezzo.
Il Museo nasce nel 1958, a seguito di una convenzione stipulata tra il Ministero della Pubblica Istruzione, che allora includeva le “Belle Arti”, e il Comune di Arezzo risolvendo annose questioni di gestione delle collezioni della pinacoteca comunale. Queste stesse collezioni derivavano, tra l'altro, dalla soppressione degli Ordini religiosi voluta dallo Stato dopo l'Unità d'Italia, dal collezionismo antiquariale ed erudito aretino del Bartolini, del Funghini e del Fossombroni, dalle raccolte Bacci, Rossi e Subiano, confluite nel patrimonio artistico della Fraternita dei Laici, istituzione civile e religiosa cittadina fondata nel 1262, che le aveva affidate in perpetuo al Comune dal 1934, e che già nell'Ottocento per merito del naturalista Marcantonio Fabroni, aveva fondato un proprio Museo.
A tali nuclei collezionistici vennero ad aggiungersi, oltre a quelle provenienti dal territorio, opere dai depositi dalle Gallerie fiorentine già dagli anni Trenta e poi successivamente nei Cinquanta, anni in cui sempre, con opere provenienti da Firenze, era stato realizzato l'allestimento della quadreria del Museo Statale di Casa Vasari. Nel 1964 il percorso museale si arricchisce della Collezione Salmi, per volere dell'illustre storico dell'arte aretino, a cui fa seguito nel 2010 una nuova donazione voluta dalla figlia.
Dopo i pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale al Palazzo Pretorio, dove era allora alloggiata la pinacoteca comunale, con gravi perdite di opere, le collezioni trovano posto nel Palazzo Bruni Ciocchi, restaurato ed allestito a cura delle Soprintendenze ai Monumenti e alle Gallerie di Firenze, poi con l'istituzione nel 1967 passa alla Soprintendenza aretina e infine, con l'ultima riforma ministeriale, entra a far parte del Polo Museale della Toscana, ora Direzione regionale musei della Toscana.

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Cortona

Museo Diocesano

Piazza del Duomo, 1 52044 Cortona (AR)

Il Museo Diocesano di Cortona venne inaugurato nel 1945 per volontà del vescovo Giuseppe Franciolini e del Capitolo della Cattedrale, dopo oltre vent’anni d’interventi. Già nel 1923, in occasione del quarto centenario della morte di Luca Signorelli, vi erano state adeguatamente sistemate le opere del grande maestro cortonese e, nel 1939 la raccolta era stata arricchita con alcune opere provenienti dalla Cattedrale e dalle chiese della diocesi cortonese. L’edificio dove ha sede il Museo Diocesano ospitava in origine la Confraternita del Buon Gesù. Il complesso architettonico, edificato tra il 1498 e il 1505, era composto da due corpi di fabbrica sovrapposti, la chiesa superiore, quella appunto del Gesù, e un oratorio inferiore destinato alle riunioni e alle attività dei confratelli. La chiesa superiore, a navata unica, aveva originariamente tre altari su cui stavano le pale commissionate a Luca Signorelli (ora nella sala Signorelli del museo). Da notare lo straordinario soffitto ligneo del Mezzanotte, in cui sono evidenti, tra gli altri, il monogramma di S. Bernardino (IHS) e i simboli della passione di Cristo.

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Montevarchi

Museo Paleontologico dell'Accademia Valdarnese del Poggio

Via Poggio Bracciolini, 36/40 52025 Montevarchi (AR)

Il Museo Paleontologico di Montevarchi fa parte del patrimonio dell’Accademia Valdarnese del Poggio, ed è situato nei locali dell’antico convento francescano di San Lodovico.

Nel museo sono raccolti circa 3000 reperti, provenienti quasi esclusivamente dal Valdarno Superiore e di età compresa fra il Pliocene superiore e il Pleistocene inferiore.

Nella raccolta si distinguono i fossili vegetali, come le noci di Junglans tephrodes e le foglie di Platanus aceroides, e una ricca collezione di fossili animali. Tra questi vanno segnalati l’Elephas meridionalis, proboscidato di dimensioni imponenti che poteva superare i 4 metri al garrese e raggiungere i 200 quintali di peso, e il cranio del Machairodus meganteron, la cosiddetta “tigre dai denti a sciabola”, così chiamata a causa delle dimensioni dei canini superiori.

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Lucignano

Il museo Comunale di Lucignano

Piazza del Tribunale, 22 52046 Lucignano (AR)

Fondato nel 1924, il Museo Comunale di Lucignano è ospitato al pian terreno del Palazzo Comunale, ex Palazzo Pretorio (secc. XIII-XV). Vi si accede dalla sala di ingresso del Palazzo attraverso una porta a sesto acuto, primo ingresso principale del Palazzo, che introduce ad un corridoio coperto da una volta a botte sul quale si aprono due sale laterali comunicanti e la Sala delle Udienze dell’antico Tribunale.

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L'Ardita

L'Ardita la Ciclostorica dell’Alpe di Poti per Bici d'Epoca

Arezzo (AR)

Si svolgerà ad Arezzo nei giorni 10, 11 e 12 Marzo 2023 la settima edizione de L'Ardita la Ciclostorica dell’Alpe di Poti con partenza ed arrivo in Piazza Grande, il cuore del centro storico della città.

La location, “Piazza Grande”ovvero la piazza più bella della città è stata scelta in considerazione dell’importanza di valorizzare il centro storico di Arezzo ed il programma vuole costituire una occasione di visitare la città per i partecipanti e le loro famiglie.

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12 Marzo 2023

San Giovanni Valdarno

Pieve di San Giovanni Battista a San Giovanni Valdarno

Via Roma 52027 San Giovanni Valdarno (AR)

La chiesa intitolata al patrono di Firenze e di San Giovanni fu costruita, a partire dal 1312, a lato della Porta S. Andrea, demolita nei primi decenni del secolo scorso.

L’aspetto attuale dell’esterno é improntato a un prevalente gusto classicheggiante.

La facciata é coronata da un frontone e preceduta da un portico a tre arcate su colonne tuscaniche.
L’interno, molto semplice e spoglio, é a una sola navata rettangolare con copertura lignea.

Dall’altar maggiore della chiesa proviene il polittico di Mariotto di Nardo attualmente conservato nel museo della Basilica.

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